Un’ondata di furti porta la tensione alle stelle in numerosi centri del Sulcis. E ormai è caccia all’uomo. O meglio, alla possibile banda che stando a numerose testimonianze agisce a bordo di un furgone bianco.

Il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci
Il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci
Il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci

L’ultimo colpo della serata (tra quelli già segnalati, almeno) è stato tentato a Tratalias. «Poco fa, in via Aldo Moro, due ragazzi incappucciati con felpa scura hanno cercato di entrare in un’abitazione. Grazie all’intervento dei vicini di casa, il furto è stato sventato», scrive sui social il sindaco Emanuele Pes, «i malviventi si sono allontanati a bordo di un furgone bianco. Invitiamo tutti i cittadini a prestare attenzione e a segnalare subito alle autorità qualsiasi persona sospetta o veicolo insolito in giro per il paese, soprattutto in orari poco usuali. La nostra forza è la collaborazione tra cittadini. Aiutiamoci a stanare e fermare questi ladri.  Passate parola, soprattutto a chi ha parenti anziani o case chiuse perché emigrati. La prevenzione parte da noi. Grazie a tutti per la vigilanza e il senso civico». 

Altri episodi simili, andati a buon fine a favore dei criminali, si sono registrati a Sant’Antioco, Perdaxius, Carbonia e altri centro del circondario. Come a Narcao, dove un’auto è stata rubata dal parcheggio di un discount. 

Nella notte tra mercoledì e giovedì a Villaperuccio numerosi cittadini, alcuni armati di bastoni, hanno circondato la chiesa della Beata Vergine del Rosario, dove i ladri sarebbero rimasti asserragliati, per poi riuscire a fuggire. Un’altra parrocchia era stata svaligiata a Santadi. 

Il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci
Il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci
Il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha lanciato un appello in video: «Reati predatori e impunità di chi delinque, stato d’animo di insicurezza dei cittadini e rischio sicurezza. Questa mattina (e non è la prima volta) ho incontrato un gruppo di cittadini che mi ha manifestato il proprio stato d’animo di insicurezza dovuto ai ripetuti e intollerabili reati predatori che avvengono ormai quotidianamente». Il primo cittadino ha chiesto l’intervento dello Stato per garantire la sicurezza. «Diversamente le istituzioni non potranno che guardare senza alcuno strumento i cittadini che si organizzeranno per fare vigilanza sui propri beni e noi non potremo che solidarizzare con loro». 

Enrico Fresu 

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