Una terza persona non identificata potrebbe essere stata presente nell'abitazione di Bacu Abis prima che divampasse il rogo nel quale, il 17 aprile 2011, ha perso la vita Manuel Piredda ed è rimasta sfigurata l'ex moglie, Valentina Pitzalis. Per ora è solo un'ipotesi investigativa, legata alla presenza di una traccia ematica, ma sufficiente a far aprire alla Procura un nuovo fascicolo per omicidio volontario contro ignoti, due anni dopo l'archiviazione di quello dov'era stata indagata la stessa Pitzalis per incendio doloso e omicidio. Questa seconda indagine non riguarda minimamente la 39enne di Carbonia, diventata un simbolo nazionale della violenza sulle donne.

Il nuovo fascicolo

La nuova inchiesta è stata aperta dal sostituto procuratore Gilberto Ganassi dopo un accurato lavoro di ricerca effettuato dallo staff legale della famiglia Piredda, guidato ora da Patrizio Rovelli che ha lavorato in stretta collaborazione con gli avvocati del suo studio e con numerosi consulenti tecnici di fama internazionale. Per il momento sia in Procura che tra i legali le bocche restano cucite, ma pare che il nuovo fascicolo possa essere legato ad una traccia – già conosciuta dagli inquirenti – rinvenuta in una delle pareti annerite dell'abitazione. Di una terza persona, tra l'altro, aveva già parlato un giornalista subito dopo l'incendio, tanto che il pm titolare, il procuratore aggiunto Paolo De Angelis, aveva chiesto ai carabinieri di approfondire con una apposita delega. Alla fine, però, non emerse nulla.

L'archiviazione

Nell'ottobre 2020, dopo tre anni di indagini, la giudice Maria Gabriella Muscas aveva archiviato – al termine di un lunghissimo incidente probatorio – l'inchiesta nei confronti di Valentina Pitzalis. Il pm Ganassi titolare di quel procedimento si era convinto, come prima di lui il predecessore De Angelis, che la donna fosse scampata ad un tentativo di aggressione col fuoco da parte dell'ex marito, poi deceduto a seguito dell'incendio. Anche quel procedimento venne aperto a seguito di una segnalazione della famiglia Piredda, da sempre convinta che la ricostruzione dei fatti non sia quella emersa dalla prima inchiesta.

Le indagini

Ora le nuove indagini, affidate ai carabinieri, puntano a verificare se nell'abitazione ci fosse una terza persona, estranea alla coppia, che possa avere a che fare con l'incendio che ha provocato la morte del giovane e le lesioni gravissime subite dalla donna.

Francesco Pinna

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