C’è anche Domusnovas nell’elenco delle città coinvolte nella maxi operazione nazionale della Polizia di Stato contro la pedopornografia online. Nel comune del Sud Sardegna è finito in manette un quarantunenne, che ora si trova ai domiciliari. Tra gli indagati, in libertà, anche una persona nel Nuorese e una nell'Oristanese, dove sono state svolte perquisizioni con acquisizione di elementi utili all'inchiesta

Il blitz ha portato a 34 arresti in tutta Italia per detenzione di ingente materiale pedopornografico. Più di 500 operatori sono stati coinvolti in 115 attività di perquisizione domiciliare e informatica. Durante l’ispezione di computer e dispositivi informatici, sono stati rinvenuti decine di migliaia di file illegali.

L’operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania e condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Catania, ha visto la collaborazione del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale.

Le indagini, che si sono focalizzate su una nota piattaforma di messaggistica istantanea, hanno consentito agli specialisti della Polizia Postale di individuare diversi gruppi che scambiavano materiale pedopornografico online. L’identificazione degli utenti ha richiesto un intenso lavoro di analisi e approfondimento tecnico, che ha permesso di risalire alle loro identità. La maggior parte degli indagati utilizzava sofisticati sistemi di crittografia e archiviazione in cloud per occultare il materiale digitale, complicando notevolmente la sua individuazione.

Gli arrestati, tutti di sesso maschile, hanno un’età compresa tra i 21 e i 59 anni e risiedono nelle province di Catania, Siracusa, Agrigento, Napoli, Pescara, Foggia, Roma, Latina, Milano, Brescia, Firenze, Reggio Calabria, Cosenza, Pordenone, Lecce, Viterbo, Avellino, Barletta-Andria-Trani, Frosinone, Varese, Vicenza e Cagliari.

(Unioneonline/v.f.)

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