Caduto in mare e salvato dalla furia dei gabbiani da tre pescatori: è la storia a lieto fine di un falco pellegrino, Maria Antioca, battezzato con il nome della barca che l'ha recuperato in mare, lo scorso 16 marzo, davanti all'Isola del Toro.

A raccontare la vicenda è il pescatore di Sant'Antioco Fabrizio Caredda: "Siamo partiti verso la zona di pesca quando, intorno alle 18, a un miglio dalla costa, abbiamo avvistato uno stormo di gabbiani che attaccavano qualcosa che affiorava dal mare, abbiamo pensato si trattasse di tonni, per cui ci siamo avvicinati".

Certamente non si aspettavano di trovarsi davanti un falco allo stremo delle forze che cercava di difendersi disperatamente dall'aggressione dei gabbiani.

"Abbiamo calato il mezzo marinaio per recuperarlo, si è aggrappato con le ultime forze rimaste, permettendo di issarlo a bordo, dove è stato tenuto al chiuso in una cabina"; i pescatori hanno allarmato immediatamente gli agenti della Base navale del Corpo forestale di Sant'Antioco, guidati da Gianfranco Sundas, che in breve tempo sono riusciti a portare il falco nel Centro di recupero fauna di Forestas, a Monastir.

Giunto a tarda notte davanti al veterinario, presentava importanti ferite al collo e alla testa.

Non si sa come sia finito in mare, forse spossato dalla fatica in volo, oppure una manovra sbagliata durante la caccia a una preda, sicuramente una volta in acqua non è riuscito a riprendere il volo diventando a sua volta preda dei gabbiani.

Oggi, perfettamente curata, l'esemplare femmina di falco pellegrino è stata liberata dai suoi salvatori a Torre Canai.
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