Cotone, tessuto non tessuto, sbiechini, macchina da cucire: da qualche giorno le suore oblate di Gonnesa stanno producendo mascherine destinate ad alcuni reparti degli ospedali del territorio, il Cto di Iglesias e il Sirai di Carbonia.

Mani operose, una catena di solidarietà per sopperire all'insufficienza dei preziosi dispositivi.

Dai locali dell'istituto paritario Maria Anna Teresa Maggiori, chiuso per lo stop alle lezioni, sono già uscite le prime mascherine confezionate dalle suore per gli operatori sanitari.

Un tam tam che a Gonnesa ha già coinvolto numerose sarte, che hanno messo a disposizione la propria abilità per produrre le mascherine. Ognuna nel proprio domicilio, con la propria macchina da cucire, stanno lavorando a pieno ritmo.

A PORTOSCUSO - A Portoscuso le sarte del gruppo folk Sa Turri hanno convertito la loro produzione: anche loro a casa, hanno cominciato a cucire mascherine da donare gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta.

Saranno i volontari della Croce Azzurra a recuperarle dalle sarte e distribuirle a chi ne è sprovvisto e ne fa richiesta.
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