Una cosa appare ormai certa: l'incendio che ha incenerito 250 ettari di vegetazione e portato il panico tra gli iglesienti, mettendo a rischio anche la vita di abitanti e soccorritori, è di origine colposa e non dolosa.

Non c'è stata la volontà di appiccarlo, bensì negligenza alla base della devastazione. A chi vada imputata saranno gli agenti del gruppo investigativo del Corpo forestale e di vigilanza ambientale ad appurarlo, in base alle indagini per far luce sulle cause del rogo, partito, anche questo sembra certezza, dall'area di San Giorgio dove ci sono diversi tralicci.

Pare che già nei giorni precedenti l'incendio di lunedì ci siano state segnalazioni di scintille proprio da quei tralicci.

Gli effetti del rogo
Gli effetti del rogo
Gli effetti del rogo

La conferma, al riguardo, arriva da Giovanni Asoni, direttore dell'Ispettorato di Iglesias: "Le indagini sono in corso e si stanno valutando alcune testimonianze".

Il dirigente ripercorre anche i passaggi avvenuti nei giorni precedenti il devastante rogo: "La società Igea, proprietaria della linea elettrica gestita da Enel, ci aveva chiesto l'autorizzazione per il taglio di alcuni alberi e noi abbiamo dato risposta affermativa il 21 giugno, specificando che non era necessaria autorizzazione".

L'intervento - congiunto tra la società mineraria e Enel per la disattivazione dei cavi - sarebbe dovuto avvenire il 23, ma per problemi tecnici è slittato al 26. Ma non c'è stato il tempo perché proprio quel giorno è scoppiato l'incendio.

Intanto il parlamentare Mauro Pili ha diffuso, attraverso il suo profilo Facebook, un video (ricevuto in forma anonima) nel quale si vedono le stintille. Il deputato chiama in causa l'Enel e scrive: "È l'area della sottostazione Enel di Monteponi la zona da cui sono partite le fiamme del drammatico incendio di lunedì scorso".

La società elettrica non replica al parlamentare di Unidos, ma si limita a ribadire quanto espresso nel comunicato diffuso il giorno dopo l'incendio: "gli impianti di e-distribuzione, società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, non risultano né direttamente né indirettamente coinvolti nell'incendio". Mentre, finora, non è stato possibile avere alcuna dichiarazione dalla società mineraria Igea.

LA TESTIMONIANZA DI ROSA: "HO RISCHIATO LA VITA":

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