Misure straordinarie a San Giovanni Suergiu per arginare la diffusione del coronavirus. Con un’apposita ordinanza il sindaco Elvira Usai ha fissato alcune restrizioni in considerazione di un “peggioramento della situazione epidemiologica con crescente diffusione del Covid-19 soprattutto nella fascia d’età scolastica tale da provocare per un gran numero di alunni positivi e/o in quarantena, la sospensione dell’attività didattica in presenza per classi intere e comunque con presenza parziale di alunni in pressoché tutte le classi di ogni ordine grado con grave disagio di alunni, famiglie e insegnanti”.

Per questo, a partire da domani 26 gennaio e fino alle 24 del primo febbraio, vengono sospese in via precauzionale tutte le attività didattiche in presenza nelle classi delle scuole del territorio comunale di ogni ordine e grado; stop anche a tutte le forme di attività ludiche, ricreative, manifestazioni e feste pubbliche e private sia all’aperto che all’interno di edifici scolastici, strutture sportive, palestre e ludoteche, pubbliche e private.

Il sindaco ordina poi “la sospensione di tutte le forme di attività sportive non agonistiche sia all’aperto che all’interno di strutture sportive, palestre che in generale sono attrezzate per lo sport; il divieto di assembramento in prossimità di aree pubbliche (parchi, piazze, spazi pubblici, etc.) al fine di contenere i contagi e la diffusione del virus Covid-19; l'obbligo, per l’intera giornata, di usare mascherine quali protezione delle vie respiratorie (naso e bocca) anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici, laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche di detti luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale, come: fermate di mezzi pubblici, ingressi delle scuole, ingressi di ambulatori medici, spazi antistanti esercizi commerciali, o uffici pubblici o di interesse pubblico”.

“L'utilizzo delle mascherine – viene specificato - si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento sociale e l'igiene accurata e costante delle mani) che restano invariate e prioritarie. Sono esclusi da detto obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni e le persone affette da disabilità e patologie incompatibili con l’uso continuativo della mascherina”.

Le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e somministrazioni in genere) sono consentite dalle 5 fino alle 18. Sempre consentita invece la ristorazione con consegna a domicilio.

(Unioneonline/s.s.)

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