Era tutto chiuso e l'amministrazione comunale, per onorare compiutamente Santa Chiara, patrona di Iglesias, aveva avvisato per tempo della chiusura degli uffici pubblici. Ma - chissà se per una dimenticanza o per quale altro disguido - dal Municipio nessuno ha pensato di informare cittadini, visitatori e turisti che l'11 agosto, in occasione della festa patronale, non era previsto neppure il pagamento della sosta nei parcheggi contrassegnati dalle strisce blu.

Nessun avviso preventivo, né alcun cartello affisso in prossimità dei parchimetri che - non essendo stati disattivati - hanno continuato a erogare i tagliandi della sosta dopo che gli automobilisti hanno inserito le monete, credendo fosse un giorno come un altro.

Sono stati in tanti a farlo, giacché nessuno aveva provveduto a informarli. "Ho inserito le monete nel parchimetro del centro storico non appena ho parcheggiato - conferma Marta Lai, 23 anni, studentessa - solo dopo, parlando con un amico, mi sono ricordata che era la festa patronale. Era un dovere del comune mettere un avviso: forse speravano che nessuno se ne accorgesse".

Molti altri, però, si sono insospettiti, anche perché i dipendenti della società in house "Iglesias servizi" (che gestisce gli stalli a pagamento) non erano in servizio.

Un "disguido" per il quale Barbara Mele, assessore ai Lavori pubblici e Viabilità, anticipa di voler chiedere chiarimenti agli uffici, alla riapertura di mercoledì dopo il lungo ponte ferragostano. "Sono stata avvisata, ma per capire cosa sia accaduto devo attendere che riprenda l'attività in Comune".

Intanto Valentina Pistis (capogruppo di Cas@Iglesias) evidenzia: "Ancora una volta assistiamo alla confusione dei rapporti tra amministrazione e macchina amministrativa; con la società in house, peraltro, c'è un vero e proprio corto circuito. Sarà pur vero che gli automobilisti non hanno sostenuto una spesa folle, ma anche il pagamento di 1 euro non dovuto è una grande mancanza di rispetto".
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