Da almeno una settimana i rubinetti delle case dei cittadini di Iglesias rimangono a secco fino alle 9 del mattino.

La protesta contro Abbanoa, che gestisce il servizio idrico in città, parte dai palazzoni di via Lao Silesu, coinvolge il rione Vergine Maria fino agli abitanti di via Amelia Melis de Villa dove c'è anche la sede dell'associazione di volontariato Sodalitas: «Prepariamo circa 140 pasti al giorno per i poveri - spiega il presidente Antonio Sias - qualche difficoltà in cucina l'abbiamo avuta anche qui».

In tempi di siccità e di restrizioni idriche - scattate dal primo agosto, con la chiusura dell'acqua dalle 23.30 alle 5 - gli iglesienti hanno cercato di stringere i denti.

«Ma a tutto c'è un limite», tuona Antonio Carrogu: «Va bene fare i sacrifici, ma l'acqua non può arrivare a casa con quattro ore di ritardo».

Il disservizio, rileva Abbanoa, è stato causato «da un problema tecnico che sarà risolto quanto prima».

Tutta colpa di un sistema informatizzato che si sarebbe inceppato, facendo slittare di qualche ora i tempi della riapertura delle valvole con il conseguente disagio per gli utenti.

«Altri eventuali disagi - informa Abbanoa - potranno essere segnalati al nostro numero verde 800022040».
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