Il "bottino" è magro: filo di ferro e paletti. Circa 150 euro, a voler fare una stima economica. Ma il significato del gesto compiuto dai ladri assume una rilevanza ben più consistente, se si pensa che quel materiale serviva ai volontari di "Impronte nell'isola" (associazione di Iglesias in prima linea nella lotta al randagismo) per recintare il terreno (a Villamassargia) dove sorgerà il rifugio "L'oasi di Lilly", per i cani abbandonati e in attesa di adozione.

"A ferirci è proprio l’azione, non tanto il valore economico, seppure anch’esso abbia un peso - commenta la volontaria Graziella Nonnis - ma è chiaro che il nostro progetto non si fermerà. Faremo di tutto, anzi, per accelerare i tempi".

Dell’accaduto sono stati già informati i Carabinieri e nelle prossime ore sarà formalizzata la denuncia. Sarebbe bello (ma forse è utopistico anche solo pensarlo) se i ladri decidessero di restituire il materiale rubato.

Magari, nel frattempo, potrebbero riflettere sul fatto che quel progetto è utile all’intera collettività: anche a loro stessi e a quanti, magari, fanno spallucce nel momento in cui si parla dei danni (anche economici) causati dal triste fenomeno del randagismo. Il terreno in questione (5700 metri quadrati) è stato acquistato dalla stessa Graziella Nonnis insieme a Maura Cinesu, un’altra volontaria. Con fondi propri, al costo di 16mila euro. Graziella e Maura daranno il rifugio (dove sarà realizzato anche un gattile) in comodato d’uso all’associazione di cui fanno parte.
© Riproduzione riservata