L'ultima volta che un autista dell'Arst di Iglesias ha chiesto a un migrante di spegnere lo spinello, c'è mancato poco che finisse nel sangue: "Forse era un algerino, gli ha fatto capire che la prossima volta non avrebbe avuto scampo". Minacce di morte, aggressioni verbali, fino all'uso di droga dei migranti sugli autobus di linea: "La fumano spudoratamente davanti agli occhi dei viaggiatori, spesso studenti e bambini con le loro madri".

Terrorizzati e stremati da una situazione definita altamente esplosiva e pericolosa i rappresentanti sindacali Cgil, Cisl, Faisa, Uil e Ugl denunciano "oltraggi e intimidazioni indirizzati al personale Arst da parte dei profughi", fra le centinaia che viaggiano sui pullman che da Sant'Angelo portano a Iglesias.
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