Si fa intricato il mistero dei 675mila euro apparentemente contati due volte sia dal bilancio del Comune che della sua società in house, Iglesias Servizi.

Per i revisori dei conti la Srl deve dimezzare il suo patrimonio mentre sindaco e Giunta firmano una nota (apparsa anche nella pagina Facebook istituzionale del Comune) in cui ribadiscono la bontà della manovra e la correzione, "a luglio", della svista nella notazione, "mero errore formale che, vista la natura della società e del debito, non avrebbe comportato in ogni caso alcun tipo di conseguenza. Entrambe le operazioni hanno avuto il parere favole del Collegio dei revisori dei conti del Comune".

Chiariscono la vicenda come "strumentalizzazione politica da parte di alcuni consiglieri di minoranza in preda all'ansia di voler recuperare qualche consenso" e accusano di "montare un caso sul niente, facendo confusione ed equivocando sui termini".

I gruppi Piazza Sella e Forza Italia rispondono con le parole dei revisori dei conti del Comune che, già nelle osservazioni allegate al bilancio 2016, legavano l'assenso al rispetto della transazione del fondo della Partecipata "non ancora versato".

Citano la lettera con cui l'organo tecnico di controllo si pronuncia sui dubbi posti dal presidente della commissione bilancio Gian Marco Eltrudis. Rileva "incongruenze nel patrimonio netto di Iglesias servizi".

Di fatto la società è impoverita e l'atto "segnala la presenza di una grave e doppia irregolarità non ancora sanata. Chiunque dica cose diverse non conosce quello di cui parla per cui sarebbe utile che procedesse ad informarsi e a studiare le carte e la corretta gestione di un ente locale e delle metodologie di gestione dello società in house nell'interesse dei cittadini e di chi è purtroppo amministrato. Non è la prima volta che segnaliamo gravi irregolarità nella gestione del bilancio".

© Riproduzione riservata