Sempre pronta a tendere la mano, a una battuta per sdrammatizzare, ma anche a far sentire forte la voce quando si trattava di difendere i diritti dei più deboli.

Luisa Murgia era così e tanti a Iglesias, oggi, la piangono: l'insegnante in pensione, tra le fondatrici del gruppo "Sorrisi multipli" che raggruppa pazienti affetti come lei dalla sclerosi multipla, è morta a 70 anni.

Il funerale sarà celebrato domani (sabato), alle 10.30, nella parrocchia di Valverde.

Luisa aveva ricevuto la diagnosi quando aveva 45 anni, ma la malattia non aveva intaccato la sua voglia di lottare e difendere chi non riusciva a far sentire la propria voce.

Nel corso di una delle manifestazioni pubbliche, organizzate da "Sorrisi multipli" per ribadire la necessità di garantire adeguata assistenza ai pazienti disabili, aveva colpito raccontando la sua esperienza di vita: "una diagnosi di questo tipo ti fa crollare il mondo addosso, ma sai che non puoi fartelo crollare, quindi devi sollevarti le maniche e andare avanti. Non mi considero un peso né un costo, bensì una risorsa".

Di recente - affrontando il tema dei parcheggi dei disabili occupati da chi non ha titolo - aveva manifestato la necessità di chiedere al Comune l'attivazione di un'app per segnalare le anomalie, in tempo reale, alla Polizia locale. "Da insegnante - aveva detto Luisa - sono convinta sia necessaria l'educazione, ma di fronte ai comportamenti incivili è indispensabile l'azione repressiva: come possiamo, altrimenti, difenderci quando troviamo gli stalli occupati da chi cammina tranquillamente sulle sue gambe?".
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