Mentre continuano le indagini per risalire all'autore - o più di uno - delle scritte minacciose contro Emilio Gariazzo, già destinatario (il 5 gennaio scorso) del messaggio d'auguri che accompagnava la testa di un capretto con una cartuccia in bocca, sembra fare capolino anche l'effetto "emulazione" di cui parlava lo stesso Emilio Gariazzo.

Perché stamattina, su una parete del mercato civico, è stata notata un'altra scritta dal contenuto minaccioso nei confronti del sindaco di Iglesias: "Gariazzo sei morto ak 47", sigla, quest'ultima, che identifica il fucile Kalashnikov.

Il messaggio, questa volta, è scritto in nero, forse usando un semplice pennarello.

Modalità identica a quella adottata per scrivere, su un'altra parete del mercato, una frase ingiuriosa contro Paolo Collu, un ex sindaco di Iglesias.

Una mano che sembra diversa da quella che ha usato la vernice rossa per gli altri messaggi contro Gariazzo comparsi, tra giovedì notte e ieri, in diverse parti della città.

In quei casi l'autore, o gli autori, ha usato la sigla M.A.S., acronimo del movimento armato sardo che in una parte degli anni '80 univa terrorismo rosso e banditismo locale.

Quanto possa essere presa sul serio questa rivendicazione saranno le indagini della polizia a dirlo.

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