Un criminologo forense per trovare Giacomo Solinas, scomparso da Gonnesa lo scorso 8 luglio. Ai genitori aveva detto che avrebbe dovuto raggiungere la Costa Smeralda per la stagione, in un locale non precisato. Ma in realtà, hanno scoperto dopo i familiari, non c’era nessun lavoro ad attenderlo nel Nord Sardegna. Uscito da casa intorno alle 9 con un borsone e uno zaino, alcune telecamere lo hanno ripreso quel sabato mattina mentre si dirigeva verso le campagne gonnesine di Seddas Modditzis. Da allora solo silenzio e angoscia per la famiglia che ha atteso invano di poter riabbracciare Giacomo o, almeno, di avere sue notizie.

L’investigatore. A distanza di quattro mesi la famiglia Solinas si è rivolta a Gianni Spoletti, criminologo forense e “criminal profiler” con trent’anni di esperienza investigativa alle spalle. Spoletti, impegnato in un’indagine in Canada, sta per rientrare in Italia e nei prossimi giorni sarà a Gonnesa per esaminare tutti gli aspetti della scomparsa di Giacomo Solinas. «Gli elementi emersi fanno ritenere che si tratti di un allontanamento volontario - dice Spoletti - faremo una disamina criminologica degli eventi che si sono succeduti. Non trascureremo nessun dettaglio perché l’esperienza ci insegna che anche gli elementi in apparenza insignificanti possono nascondere dati importanti per l’indagine».

La telefonata. Le attenzioni si concentreranno, in particolare, sulle celle telefoniche agganciate dal cellulare dello scomparso e sui due pc di Giacomo Solinas. «Risulta una telefonata di qualche secondo, dopo l’allontanamento - dice Spoletti - è necessario capire se si tratta di una chiamata in entrata o in uscita, cioè se Giacomo abbia ricevuto una chiamata o sia stato lui a chiamare. Nel giro di qualche giorno sarò a Gonnesa e avvierò l’esame criminologico». Saranno anche visionati di nuovo i video ripresi da alcune telecamere private lungo il tragitto di Giacomo dalla sua abitazione verso le campagne di Seddas Modditzis. Da lì si sono perse le sue tracce. «Non lasceremo nulla di intentato», dice il criminologo in arrivo a Gonnesa.

Le ricerche. Quando è scattato l’allarme per la scomparsa, si è messa in moto la macchina delle ricerche: per una settimana le campagne gonnesine sono state setacciate dalle forze dell’ordine, coordinate dalla prefettura. Tra la vegetazione è stato ritrovato un borsone di Giacomo, nessuna traccia invece dello zaino che aveva con sé. Una ferita sempre aperta per i familiari che nelle scorse settimane si sono rivolti alla trasmissione “Chi l’ha visto” e hanno dato incarico al criminologo forense Gianni Spoletti. «Sono stati quattro mesi di angoscia - dice la sorella Giorgia Solinas - da quando Giacomo è scomparso viviamo in un incubo. Vogliamo trovarlo e sapere cosa è successo quel giorno».

© Riproduzione riservata