"Ribadiamo ancora una volta: dimissioni subito". Con i disagi per la non potabilità dell'acqua (tamponati da un'autobotte attiva 3 volte a settimana) che tengono banco ormai da tre mesi (ma il problema torbidità è avvertito fin da metà marzo) la minoranza consiliare torna a chiedere al sindaco Massimo Ventura di fare un passo indietro.

Per farlo utilizza due duri volantini in cui parla di "presa in giro dei domusnovesi per un dimezzamento promesso della bolletta che si è tradotto in pochi euro di sconto". L'attacco della minoranza fa riferimento a quanto promesso (e ribadito più volte) durante la partecipatissima riunione pubblica del 27 maggio nella quale il sindaco aveva parlato di dimezzamento della bolletta.

Facendo circolare in un volantino anche una bolletta tipo nella quale, a fronte di un importo totale di 74 euro lo sconto evidenziato è di poco più di 7 euro, i 7 consiglieri di minoranza dipingono il primo cittadino come "chiacchierone che illude la gente con vane promesse".

Ce n'è anche per la maggioranza: "Tutti zitti e incollati alla poltroncina solo per alzare meccanicamente la mano in consiglio comunale". Non sciogliendo le riserve su una possibile querela ai danni dei 7 consiglieri di minoranza Massimo Ventura respinge gli attacchi parlando di impegni mantenuti: "Si vadano a rileggere i verbali, ho sempre parlato di dimezzamento sulla fornitura d'acqua, depurazione ed altre voci non sono mai state comprese nello sconto che, giocoforza, è di pochi euro".

Sulle soluzioni ad un problema di torbidità che pare infinito Ventura assicura che la riattivazione del potabilizzatore comunale è vicina: "Avendo reperito i fondi in bilancio resta da sciogliere il nodo sull'affidamento dei lavori. Con un'assegnazione diretta si impiegherebbe meno di un mese ma attendiamo di sapere se dovremo bandire una gara".

Ad ogni modo il sindaco garantisce che "tutti i problemi idrici saranno risolti sicuramente entro la fine dell'anno".
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