Nel mare burrascoso delle contestazioni di cui è oggetto da tempo la Rwm Italia Spa una scialuppa di salvataggio la lancia il sindacato Csa Cisal scagliandosi contro quanti (ambientalisti e non solo) ne propongono la chiusura o la riconversione.

"Gli imprenditori - attacca il segretario provinciale Antonino Loru - non investono i loro soldi in attività suggerite da ambientalisti di passaggio. Abbiamo visto come sono andate le riconversioni dei poli industriali di Portovesme, Ottana, Assemini o peggio ancora quelle minerarie e militari. La Sardegna è diventata un cimitero industriale al quale certi "signori" vogliono oggi aggiungere anche la tomba della Rwm".

Non ci sta Loru con chi usa l'argomento delle vittime di guerra per attaccare l'azienda: "Tra diretti ed indotto Rwm garantisce 600/700 buste paga, vogliamo buttarle a mare per salvarci la coscienza mentre il nostro territorio continua a morire o sopravvivere di assistenzialismo? Che i morti dello Yemen siano diversi da quelli di Siria, Afghanistan o alle vittime del lavoro nel nostro paese? È molto facile dire no a tutto ma si deve smettere di agire a danno dei sardi", aggiunge il segretario Csa Cisal che non lesina strali per il parlamentare di Unidos Mauro Pili.

"Noi siamo - è la conclusione - e saremo sempre a fianco dei lavoratori Rwm in difesa della fabbrica aperta e contro ogni riconversione fittizia che porta inevitabilmente alla chiusura delle oramai poche realtà produttive".
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