Dall'Olanda alla Sardegna sulle tracce di un'antenata: la storia del tenace mister Beers
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Una storia emblematica, sulla straordinaria forza delle radici, in grado di superare il tempo e la distanza.
È quella di Evert Beers, cittadino olandese con la Sardegna nel cuore.
Desideroso di riscoprire le sue origini, nel 1978 aveva lasciato la sua casa nei Paesi Bassi, per venire nell'Isola a cercare notizie di una sua antenata: Maria Giuseppina Damele, rapita dai pirati a Carloforte nel 1784.
La sua ricerca, portata avanti con uno studio "matto e disperatissimo" della genealogia di famiglia, era stata seguita da Massimo Crivelli, giornalista de L'Unione Sarda, oggi in pensione, che l'aveva incontrato e intervistato, raccontando la vicenda in un articolo, uscito il 26 luglio 1978 con il titolo:
"Un turista olandese alle prese con l'albero genealogico - Cerca la tomba di una antenata rapita a Carloforte dai pirati".
Al rientro a casa, Beers ha poi continuato la sua vita.
Ma l'Isola gli è rimasta nel cuore.
E oggi, che ha 84 anni ed è diventato nonno, ha deciso di ritornare, per far conoscere la patria sarda anche ai nipotini.
E così, il prossimo 25 aprile, lui e tutti i suoi famigliari, 18 persone in tutto, sbarcheranno in Sardegna.
L'occasione per ritrovare le proprie origini.
Per rincontrare il giornalista, che, con il suo lavoro, è riuscito a spronare Beers a non abbandonare le ricerche.
E, anche e soprattutto, a sentirsi a casa, nonostante il passaporto.