Mentre il cugino americano vendeva macchine a Boston, a Carbonia lui insegnava a guidarle.

Un vizio di famiglia, quello delle auto, radicato in entrambi anche se abitano distanti diecimila chilometri.

LA LONTANANZA - Vite (quasi) parallele quelle di Sandro Masciarelli, 71enne titolare della storica scuola guida cittadina, nata con la fondazione della città, politico di lungo corso (ex consigliere, ex assessore), e del cugino Luigi Masciarelli, 64 anni, emigrato negli Usa.

Dopo 57 anni si sono incontrati all'insegna delle comuni origini, di affetti separati da un oceano e dalle medesime passioni dei progenitori.

Un'attesa che due giorni fa ha vissuto un felice epilogo: dopo essersi conosciuti e aver giocato assieme quando erano bambini, i cugini Masciarelli si sono riabbracciati recuperando in un attimo una lontananza di oltre mezzo secolo.

LA PARTENZA - Luigi era il bimbo di tre anni che il padre Nicola (cugino di primo grado di Sandro e a sua volta istruttore di scuola guida) portò a Boston raggiungendo così il nonno Arturo, negli Usa già da anni. "Da allora - racconta Sandro - solo qualche telefonata, informazioni in pillole: non avrei mai immaginato però che mio cugino Luigi rivelasse il desiderio di tornare nel Sulcis a riscoprire le origini: emozione intensa".

L'ABBRACCIO - Emozione che si è concretizzata quando i due si sono potuti finalmente rivedere in carne e ossa: "Niente lacrime - confessa Sandro - solo una gioia immensa da buoni fratelli separati quasi dalla nascita". Confermata da Luigi, il cui accento abruzzese originario dei Masciarelli, non lascia dubbi nonostante l'inflessione anglofona da Little Italy: "Avevo Carbonia comunque nel cuore grazie ai racconti dei miei genitori, mi ha sempre colpito che le nostre famiglie abbiamo continuato a seguire gli stessi interessi: le auto".
© Riproduzione riservata