Con un'attività frenetica che ha conosciuto una accelerata sul finire di luglio e una ripresa ancora più vigorosa ai primi di agosto, è stata rimossa almeno metà del cargo che nella notte di tempesta del 21 dicembre del 2019 si è incagliato su un basso fondale roccioso nei pressi di Capo Sperone, costa sud occidentale dell'isola di Sant'Antioco.

Le società che hanno vinto la gara d'appalto per la rimozione del Cdry Blue, hanno anche già iniziato a trasportare al porto di Piombino i numerosissimi lastroni di ferro che sono stati tagliati dalle squadre di sezionatori all'opera ormai da 4 settimane.

Un lavoro molto intenso, al punto che del cargo naufragato rimane soltanto la prua e la struttura sommersa o comunque a pelo d'acqua. Completamente rimossa la parte centrale e l'intero castello di poppa.

Con questi ritmi, e con le lavorazioni che procedono senza sosta, sotto il controllo della Capitaneria di Porto di Sant'Antioco, la rimozione totale del cargo potrebbe avvenire entro la fine di settembre.

Si tratterebbe a quel punto di un intervento completato davvero a tempi di record.
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