È stato sospeso, per decisione del Tar di Cagliari, il decreto assessoriale del 23 agosto scorso relativo al calendario venatorio della Regione Sardegna 2021-2022 nella parte in cui prevedeva la caccia alla tortora selvatica (Streptopelia turtur) con un carniere potenziale di 539.805 capi abbattibili dai 35.987 cacciatori autorizzati.

Nell’Isola, la preapertura della caccia alla tortora del 2 e del 5 settembre, come in altre regioni, non ci sarà.

Accolta quindi l'istanza cautelare presentata dall'avvocato Carlo Augusto Melis Costa, per conto delle associazioni ambientaliste Gruppo d'Intervento Giuridico, WWF Italia, Lega per l'Abolizione della Caccia, E.N.P.A., L.A.V., LIPU-BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, che hanno impugnato il calendario venatorio sardo 2021-2022 in merito alle previsioni "con abnormi carnieri potenziali della caccia alla tortora selvatica, del moriglione (Aythya ferina), della pavoncella (Vanellus vanellus) e della beccaccia (Scolopax rusticola)".

La sospensione della caccia per moriglione (ben 107.961 capi abbattibili dai 35.987 cacciatori), pavoncella (ben 899.675 capi abbattibili dai 35.987 cacciatori), e beccaccia (ben 719.740 capi abbattibili dai 35.987 cacciatori) sarà discussa all'udienza del 14 settembre. 

(Unioneonline/s.s.)

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