Si dice sereno il presidente della Regione, Christian Solinas, che questo pomeriggio dovrebbe presentarsi in Consiglio regionale dove alle 16 inizierà la discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti (QUI LA NOTIZIA). «Io sono preoccupato di governare la Sardegna: questa sera andrò in  Aula con la serenità di chi vuole intraprendere un confronto  sulle cose che sono state fatte e che rimangono da fare».

Il governatore lo ha detto  a margine della cerimonia per i 100 anni dell'Aeronautica militare nella base di Decimomannu.

Il tema è stato portato all’ordine del giorno dalle opposizioni, dopo che la Sardegna – con il suo esecutivo – ha dato il via libera al disegno di legge sull'autonomia differenziata. Ma questo è solo il grimaldello per portare in Consiglio il malcontento contro la giunta, su tanti fronti. Anche se l’esito del voto, con la bocciatura della mozione, appare scontato: la maggioranza, sulla carta, ha 17 voti in più.

«Nello specifico», ha aggiunto il governatore rispondendo alle domande dei giornalisti, «la mozione riguarda un tema che secondo me merita una riflessione e un dibattito aperto e all'esito della discussione ci rimetteremo all'Aula. Al momento il disegno di legge, per la prima volta nella storia repubblicana, riconosce l'insularità come elemento da tutelare e valorizzare e quindi rappresenta senz'altro un passo in avanti».

In tutte le interlocuzioni sono stati posti  due argomenti, ha proseguito Solinas:  «Non ci spaventa il fatto», ha spiegato, «che altre regioni possano avere più ampi spazi di autonomia, perché significa maggiori responsabilità, questo chiaramente deve valere per tutti e quindi deve vedere un percorso di adeguamento e di riforma dello statuto speciale dell'Isola che riconosca nuove competenze o ne consolidi quelle già previste. Dall'altro, dal punto di vista delle entrate, non incide sul bilancio dell'Isola».

(Unioneonline/E.Fr.)

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