Semaforo verde al bilancio di previsione del Comune di Sassari.

Via libera arrivato oggi in consiglio comunale al termine dell’esposizione dell’assessore competente, Giuseppe Masala, e dopo l’ok del collegio dei revisori dei conti che hanno attestato la buona salute delle casse di Palazzo Ducale.

Ammontano a 298 milioni di euro le entrate, tra i tributi della Tari - 33 milioni - e Imu – 22 –  più i 25 milioni arrivati dal Fondo Unico della Regione Sardegna. “Speriamo che il Fondo aumenti”, riferisce Masala che ha rimarcato le criticità nella gestione della spesa corrente e dei servizi.

Sul banco degli imputati va l’inflazione che ha zavorrato i conti innalzandosi al 18% in 5 anni.

“Nonostante questo consolidiamo i servizi e manteniamo invariato quanto chiesto per i tributi. Ma non sappiamo quanto potremo reggere così”.

E proprio sulle spese correnti, tra le altre, sono 67 i milioni di euro per le emergenze in ambito sociale, 38 quelli per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente, 30 per la macchina amministrativa e i 13 milioni per il diritto allo studio. Nel complesso degli investimenti, 28 milioni per il 2026, rientrano i 500mila euro per il personale e per irrobustire il trattamento accessorio: “Non era dovuto ma riteniamo che i dipendenti vadano valorizzati”.

Sull’aspetto dell’evasione ci si aspetta una riscossione tributaria di 1,4 milioni dall’Imu e 3,8 dalla Tari. L’anzianità dei crediti resta comunque pesante, ben 133 milioni di euro. Tra le previsioni a sostegno del quadro economico l’aiuto dal fondo crediti di dubbia esigibilità, di cui lo Stato prevede un accantonamento, e che potrebbe far pervenire al momento dell’avanzo di bilancio una cifra da reinvestire.

“Questo bilancio rappresenta una sintesi equilibrata - la definisce l’esponente di giunta - tra rigore finanziario e visione politica”. Votato dalla maggioranza più Mariano Brianda della Costituente per Sassari mentre la minoranza si è astenuta.

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