Saranno una primavera e un’estate drammatiche per l’economia agricola dell’Isola, in particolare nel Nord, nella Nurra, fra Alghero, Sassari, Porto Torres e Stintino, dove il bacino del Cuga oggi ridotto a poco più di una grande pozzanghera, non riesce più a dare l’acqua alle colture orticole che un tempo – pensiamo ai carciofi di Ittiri – con centinaia di ettari fertili davano ricchezza all’intero territorio.

«La situazione è disperata», avverte Gavino Zirattu, presidente dell’Anbi, l’associazione dei Consorzi di bonifica, «l’ultima speranza è la pioggia annunciata per i prossimi giorni, ma sinceramente non siamo molto ottimisti. Non si sa se e quanta ne arriverà, se eventualmente riuscirà a riempire un po’ il lago, che attualmente ha appena 4,4 milioni di metri cubi di risorse, il 21% della sua capacità. Stesso discorso per il Temo, che ha la metà dell’acqua di un anno fa nello stesso periodo, appena il 18% della sua potenzialità».

Tutti i dettagli nell’articolo di Cristina Cossu su L’Unione Sarda, in edicola e nell’app.

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