Disagi anche in Sardegna, questa mattina, per lo sciopero di otto ore dei lavoratori del gruppo delle Ferrovie dello Stato e degli appalti.

Ritardi e cancellazioni sino alle 17 nelle principali stazioni dell'Isola per la protesta proclamata da Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.

«Dopo oltre 16 mesi di mancato rinnovo del contratto nazionale - spiega il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu - non solo non c'è uno spiraglio o un'apertura per poter chiudere in tempi brevi un contratto che riguarda oltre centomila addetti, ma le trattative continuano senza alcun concreto avanzamento. Avremmo voluto evitare l'ennesimo disagio a chi fruisce giornalmente del servizio ferroviario per lavoro, studio o semplicemente per attività ludiche, ma a nulla sono servite le procedure di raffreddamento per evitare questo primo sciopero dell'intero comparto».

«Da una parte - prosegue Boeddu - un'inflazione che negli ultimi anni ha inciso negativamente sui salari, dall'altra un atteggiamento datoriale volto esclusivamente a peggiorare le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Se non dovessero intervenire azioni concrete ed immediate l'azione di oggi sarà seguita da ulteriori scioperi che potrebbero essere proclamati per intere giornate. I ferrovieri sardi sono davvero stanchi per turni di lavoro sempre più frenetici a cui fanno seguito le continue aggressioni e non ultimo fattore una retribuzione non adeguata».

(Unioneonline)

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