«Le donne devono poter vivere libere, senza paura e con dignità»: è questo il messaggio comune ripetuto più volte durante la seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Sassari per la giornata contro la violenza alle donne che si è tenuta questa mattina.

Il presidente del Consiglio Comunale di Sassari Maurilio Murru Letto ha letto a inizio seduta un messaggio congiunto dei presidenti di molti consigli comunali «per sollecitare i parlamentari ad agire in maniera celere per contrastare i fenomeni di femminicidio purtroppo in crescita. Le donne devono poter vivere libere, senza paura e con dignità».

È intervenuta anche la prefetta Grazia La Fauci, che dopo avere riportato i dati nazionali, «che dimostrano come tanto ci sia ancora da fare per raggiungere la parità di genere», ha snocciolato quelli legati alla provincia nei primi dieci mesi dell'anno. Queste le denunce penali: 87 per atti persecutori, 130 per maltrattamenti familiari, 43 per violenze sessuali e 5 per atti sessuali con minorenni. «Seppure quasi tutti i dati siano leggermente sotto la media nazionale, i numeri dimostrano che il fenomeno non è legato a un territorio specifico. Il nostro obiettivo è cercare le cause del persistere della violenza sulle donne».

Le segnalazioni arrivate al Comune di Sassari nel 2023 sono 123, leggermente superiori a quelle degli anni precedenti. «La violenza è soprattutto intra familiare, sono 91 i casi», ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Gianfranco Meazza che ha diffuso i dati aggiornati del progetto Aurora, nato nel 2000 con la prima Giunta Campus e che supporta le donne vittime di violenza non solo fisica, ma anche psicologica ed economica.

Sono intervenute pure la psichiatra Alessandra Nivoli, responsabile del Centro di Vittimiologia della Aou di Sassari; la professoressa Maria Antonietta Foddai per l’Università di Sassari.

Presenti anche le delegazioni di studenti del Liceo Classico, Musicale e Coreutico D.A. Azuni.

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