Sassari, l’assessore Piu: «Più poteri a Enas per affrontare l’emergenza idrica nel Nord Sardegna»
Saranno stanziati otto milioni di euro per tamponare l’emergenza e consentire «di erogare acqua in modo più celere, sicuro ma soprattutto senza perdite»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Più poteri e risorse ad Enas per affrontare l’emergenza idrica. La norma, approvata nell’ultima seduta del Consiglio regionale, permetterà un cambio di passo nella gestione della siccità in particolare nel nord Sardegna. A illustrare il dispositivo, stamattina a Sassari nel palazzo del Genio civile, è stato l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu.
«Abbiamo la possibilità ora - spiega - di fare più assunzioni a Enas dove lavorano in 232 su un fabbisogno di 340. Nel sassarese poi, su 150 km di condotte, abbiamo solo tre operai e, se capita un’emergenza come due settimane fa, l’unico operatore reperibile nel fine settimana era a Cagliari». Saranno stanziati otto milioni di euro per tamponare l’emergenza e consentire ad Enas, che controlla tutto il settore del multisettoriale, afferma Piu, «di erogare acqua in modo più celere, sicuro ma soprattutto senza perdite».
LE DIFFICOLTÀ – Le difficoltà del nord ovest sono note e drammatiche con il ridimensionamento della fornitura idrica passata da 17 milioni e mezzo di metri cubi a 6 milioni e mezzo. In più si registrano altre problematiche che, in combinata con la siccità, appesantiscono l’esborso dell’ente regionale.
«Ricordiamo che spendiamo 800mila euro al mese di bolletta per il sollevamento acqua nel Tirso e Flumendosa e che per poterli interconnettere con altri bacini si ha bisogno di spese ulteriori per passare da un punto a un altro».
Un contesto complesso a cui la Regione e il settore Lavori Pubblici stanno rispondendo mettendo a terra i progetti da 60 milioni di euro finanziati con il Pnrr, “in anticipo sul cronoprogramma”, e ulteriori stanziamenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle condotte.