Violenza di genere, a Porto Torres un nastro rosso dall'attivista Castelli
L’iniziativa nell’ambito del progetto “Orme d’ombra”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non una tappa qualunque ma un momento di riflessione sulle vittime della violenza di genere, un fenomeno che ancora oggi fa registrare numeri impressionanti. Nella giornata di lunedì 1° dicembre, Rosalba Castelli, presidente dell’associazione Artemixia, ha raggiunto l’isola dell’Asinara e Porto Torres – alla Torre Aragonese, alla presenza dell'assessora alle Politiche Sociali Gavina Muzzetto – nell’ambito del progetto “Orme d’ombra”, dove ha consegnato i nastri rossi ricamati dalle detenute del carcere di Torino.
L’attivista percorrerà a piedi oltre 1.200 chilometri in Sardegna per costruire una rete diffusa di memoria, consapevolezza e partecipazione civica contro la violenza di genere, onorando le donne vittime di femminicidio attraverso un cammino rituale e collettivo lungo il periplo dell’Isola. Il progetto coinvolge donne detenute, giovani e comunità locali in un percorso condiviso di riflessione e prevenzione. La violenza di genere le cui radici sono nella disuguaglianza di genere strutturale, nei rapporti di potere sbilanciati e negli stereotipi sociali colpisce prevalentemente donne e ragazze.
La tappa è stata patrocinata dal Comune di Porto Torres. Il progetto “Orme d’ombra” si inserisce nel quadro normativo internazionale (Convenzione di Istanbul), nazionale (Agenda 2030, SDGs 4, 5 e 10), e regionale (Legge Regionale Piemonte 16/2017), contribuendo alla prevenzione della violenza e alla promozione della cittadinanza attiva e inclusiva.
