Sale ancora il numero dei positivi al coronavirus a Uri, in zona rossa sino al 20 aprile. In base alla comunicazione del sindaco Lucia Cirroni, sono 153 le persone contagiate dal Covid-19 e 66 in quelle in quarantena.

"Il numero dei contagi - queste le sue parole - sale più lentamente rispetto ai giorni scorsi, iniziamo ad avere anche le prime guarigioni e questo è un dato che ci dà tanta speranza".

"Sono certa che la maggior parte dei cittadini - ha aggiunto il primo cittadino - ha compreso il momento difficile che stiamo attraversando. Molti dei nostri compaesani sono oggi in ospedale per riuscire a debellare questo virus". Lucia Cirroni ha anche voluto rispondere ad alcune lamentele sull'ordinanza che ha istituito alla zona rossa.

"Rispondo sempre a chiamate, messaggi ed e-mail, e lo stesso fanno tutti i miei collaboratori - ha specificato Cirroni -. Anche se non mi è arrivata nessuna richiesta specifica, se non un accesso agli atti, che mi pare metta in dubbio la mia buona fede, che evaderò appena possibile. Ricordo che qui non gioco con le biglie, ma sto cercando di arginare un'epidemia di carattere colossale rispetto al numero degli abitanti".

"Continuerò a svolgere questo servizio - ha concluso Cirroni -, nonostante non me lo imponga nessuno, ci sono vie molto più semplici per scrollarsi di dosso i problemi, ma non mollo, non abbandonerei mai il paese in un periodo così delicato, questo soprattutto grazie al sostegno, all'aiuto quotidiano e alla fiducia che ripone in me la mia squadra. Coordinare l'assistenza a tutte le persone che sono costrette a casa, coordinare i controlli, coordinare le relazioni con gli enti e dare risposte a tutti coloro che hanno necessità non è semplice e occupa tutta la mia giornata. Ciò che non tollero è che passino informazioni sbagliate, o che si creino polemiche prive di fondamento, sorte soprattutto in relazione alla mia ordinanza sul fronte scuola. Uri è un paese con elevato rischio di diffusione del virus, abbiamo un focolaio importante e come Sindaco, nonostante le proteste, devo pensare al bene della comunità tutta e proseguirò a osservare tutte le indicazioni che mi verranno date dall'autorità sanitaria, saprò leggere le leggi e le osservo scrupolosamente, ma non ho specializzazioni in virologia o in epidemiologia e non me ne faccio di certo una colpa".
© Riproduzione riservata