Due persone sono finite nei guai con l'accusa di danneggiamento e tentata truffa.

Sono stati gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Sassari a portare avanti le indagini, iniziate lo scorso mese a seguito di un tentativo di truffa nei confronti di un automobilista.

La vittima aveva denunciato il fatto, meglio conosciuto come "truffa degli specchietti" descrivendo lo schema tipico del reato. Il denunciante ha raccontato che mentre percorreva in macchina una via cittadina, aveva sentito un forte rumore provenire dal lato destro dell’auto. Subito fermato, l'uomo ha notato che, nonostante non avesse urtato nessuno, lo specchietto laterale destro della sua auto era danneggiato.

L'automobilista è stato quindi avvicinato da una persona che asseriva di essere la vittima dell'urto e, per evitare di compilare il modulo di constatazione amichevole, che avrebbe senz’altro comportato dei costi per la vittima del reato, chiedeva di concludere bonariamente la faccenda, chiedendo un risarcimento forfettario di 180 euro.

La vittima, insospettita dalla situazione, ha annotato il modello e la targa dell'auto usata dal suo interlocutore e ha segnalato tutto al 113.

L’articolata attività investigativa, avviata a seguito della segnalazione, ha permesso agli agenti della Squadra Mobile, di individuare due nomadi di origine siciliana, con precedenti specifici, quali autori della truffa che sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

(Unioneonline/s.a.)
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