Un altro caso di pronto intervento sull’isola dell’Asinara con l’elisoccorso del 118 atterrato a Cala Reale per una emergenza, l’ennesima in un luogo dove manca un presidio sanitario fisso. Questa volta il paziente è un maresciallo dei carabinieri che si trovava ospite presso la caserma dei colleghi a Cala Reale.

L’uomo inavvertitamente ha toccato una pianta di Euphorbia, una specie caratteristica dell’Asinara e particolarmente tossica, un’erba grassa contenente linfa capace di provocare ustioni in varie parti dell’occhio, infiammazioni e dolori oculari.

Il maresciallo, pare, si sia strofinato gli occhi con le mani e subito abbia sentito i primi sintomi di affaticamento, gonfiore, vista sfocata e lacrimazione.

Sentitosi male è stato soccorso dalle persone presenti, i quali subito hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso per un trasferimento immediato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Sassari.

E’ l’ennesima disavventura per chi si trova a visitare l’isola all’inizio della bella stagione, un periodo in cui si registrano diverse presenze quotidiane di visitatori, ma del presidio medico neppure l’ombra. Il traghetto che parte dal porto commerciale trasporta circa cinquanta persone al giorno, che aumentano di numero considerando i visitatori che arrivano all’Asinara utilizzando le imbarcazioni che partono da Stintino.

Circa 200 persone tra turisti e operatori che transitano ogni giorno sul Parco, un flusso turistico importante destinato ad aumentare in un’isola che necessita di un ambulatorio medico permanente per fronteggiare i seri problemi di natura sanitaria. Per ora ancora nessuna convenzione con il Cisom e neppure con la Asl. 

© Riproduzione riservata