"Ha agito con la volontà di uccidere, condannatelo a sei anni di reclusione": è questa la richiesta del pm Maria Paola Asara nel processo (rito abbreviato, gup Gian Cosimo Mura) a carico del perito informatico di Sennori, Andrea Fiori.

Il giovane, 29 anni, è accusato di tentato omicidio per i fatti avvenuti nel maggio del 2015 a Sassari.

Fiori, stando al capo d'imputazione, lanciò del liquido infiammabile contro un amico e poi cercò di appiccare le fiamme usando un "accendi gas".

Per il pubblico ministero, alla base della condotta del perito informatico c'era il risentimento contro l'amico, che dopo essersi legato a una ragazza aveva quasi cessato i rapporti con lui.

Il pm ha parlato di una volontà precisa, che si manifestò anche prima del gesto con minacce rivolte da Fiori all'amico e alla sua fidanzata. La vittima, con gli indumenti inzuppati di benzina, riuscì ad evitare di essere bruciato, allontanandosi rapidamente dalla fiamma dell'accendino.

Anche le parti civili, Claudio Mastandrea e Gianmarco Vargiu, hanno chiesto la condanna di Fiori. Le difese (Ettore Licheri e Mario Spanu) hanno invece concluso le arringhe sostenendo che Andrea Fiori non aveva alcuna intenzione di uccidere la vittima. La sentenza è prevista per il prossimo 27 marzo.

Andrea Busia

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