Chiuso nel mese di giugno del 2022, è stato riaperto dall’Anas il ponte Diana sul lago Coghinas, un intervento di straordinaria importanza per i territori tra la Gallura e il Logudoro. «È un collegamento strategico, me ne ero fatto carico due anni fa. L’intervento è frutto del lavoro sinergico tra Anas, che ha finanziato l’opera, Ministero delle infrastrutture, Regione Sardegna e altri enti territoriali», sottolinea con soddisfazione il deputato della Lega Dario Giagoni, che evidenzia l’impegno diretto del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Costruito nel 1925, è il ponte più antico in cemento armato della Sardegna, è lungo 315 metri, conta 15 campate da 16 metri e un arco centrale di 72. Un anno fa i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte Diana avevano subito uno stop per la decisione di sospendere il rilascio di acqua del Coghinas nel mare di Valledoria, dopo il fiume di fango che si era riversato sul litorale creando disagi a turisti e bagnanti. Le operazioni di svuotamento dell’invaso erano partite a maggio per abbassare il livello del lago e consentire i lavori di manutenzione sul ponte, chiuso dal 2022 a causa di un peggioramento delle condizioni di conservazione e funzionalità della struttura.
«Durante l’iter dei lavori», evidenzia Giagoni, «avevo sollecitato l’ex assessore regionale Salaris ad ottenere per l’infrastruttura la non “assoggettabilità” del vincolo di impatto ambientale (Via). Pertanto la nuova Giunta regionale ha ora ultimato le tappe di una cooperazione tecnico-politica avviata nel 2022. Sottolineo l’impegno con il Mit, l’Anas e gli altri enti territoriali prosegue per le altre infrastrutture nevralgiche della Sardegna».

(Unioneonline)

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