"Se la sostituzione di Equitalia sta creando apprensione in tutto il territorio italiano, nella nostra regione, e in aree di forte crisi come Porto Torres, la cosa potrà avere effetti ancor più devastanti sotto il profilo economico, sociale e quello dell'ordine pubblico, perché fare impresa in Sardegna è nettamente penalizzante rispetto al resto della Penisola".

La segreteria del Partito sardo d'Azione di Porto Torres condanna la scelta del Governo di aver adottato un provvedimento che dal 1 luglio ha sostituito Equitalia, strumento che, a detta dei sardisti, esercita poteri ancora più aggressivi fino ad arrivare al prelievo forzato di somme dai conti correnti senza che un giudice ne disponga l'esecuzione.

Pertanto il segretario cittadino del Psd'Az Ilaria Faedda ritiene sia urgente un'azione da parte delle istituzioni che tuteli il già debole sistema imprenditoriale e sociale sardo. L'appello è rivolto ai deputati e senatori sardi e al presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

"Vanno messe in campo azioni politiche e legislative - si legge nel documento - finalizzate ad evitare ogni forma di aggressione delle poche risorse depositate nei conti correnti di imprese e persone fisiche che vivono e operano in Sardegna".

Il segretario cittadino afferma che "questo provvedimento sta gettando nella disperazione più totale numerosissimi contribuenti onesti, per intenderci, quelli che non ce l'hanno fatta neanche ad aderire alla recente rottamazione delle cartelle esattoriali".

Considerando la condizione di disparità economica tra la Sardegna e il resto d'Italia "non si può mettere sullo stesso piano chi è costretto ad operare in realtà come la nostra, Porto Torres in primis, dove la 'vera impresa' è riuscire a tenere in piedi una struttura aziendale".
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