Stintino, fiori e messaggio da una famiglia coreana sulla Statua della Pace
Il monumento era stato inaugurato nei giorni scorsi, simbolo delle donne vittime della schiavitù sessuale militare da parte del GiapponePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un mazzo di fiori sulla “Statua della Pace” il monumento inaugurato nei giorni scorsi a Stintino sul lungomare Colombo, un simbolo delle donne vittime della schiavitù sessuale militare da parte del Giappone durante la seconda guerra mondiale. Una decisione quella del Comune di Stintino seguita dalle polemiche tra Giappone e Corea del Sud. L’omaggio è dei fiori è stato fatto da una famiglia coreana, giunta appositamente in vacanza nel borgo turistico per visitare la statua, che ha voluto lasciare anche una dedica alla sindaca Rita Vallebella.
«Con questo pensiero vogliamo ringraziare il sindaco. Kim (coreani)». Un messaggio scritto a mano per far comprendere quanto la vicenda rappresenti una ferita ancora aperta. La “Statua della Pace” raffigura una donna coreana seduta su un sedia con accanto un’altra sedia vuota che invita a sedersi. «Le vittime coreane che in questo momento celebriamo rappresentano tutte le donne del mondo, comprese quelle che adesso subiscono violenze, come le cittadine ucraine, palestinesi e africane», ha detto.