I campeggiatori abusivi occupano spiagge e pinete e, perdipiù, abbandonano lattine e bottiglie incuranti dei divieti e delle regole del vivere civile.

Succede nell’area verde lungo lo stagno e il ginepreto di Platamona, nel comune di Sorso, uno di quegli angoli di paradiso che, per estensione e per rilevanza della biodiversità, è una delle più importanti zone umide del nord Sardegna.

Ignoti hanno allestito una vera e propria “residenza” lungo il sentiero che costeggia lo stagno, piazzando una tenda per soggiornarvi la notte, mentre di giorno hanno consumato cibo e bevande, lasciando tracce evidenti di degrado e sporcizia su tutta l’area. E come se fosse casa loro hanno abbandonato il tutto in bella vista. Agli amanti delle passeggiate e della corsa non resta che l’indignazione.

Lungo il percorso ci sono chiari divieti di campeggio e soprattutto c'è una precisa ordinanza del Comune di Sorso, competente per quel tratto dove ha sede il Ceas, Centro di educazione all'ambiente e alla sostenibilità, una Zona speciale di conservazione (Zsc) classificato come sito di importanza comunitaria (SIC ITB010003).

Non si possono piazzare tende e neppure accendere fuochi. Ma tutto sembra lecito nonostante le sanzioni salate previste dai regolamenti vigenti. 

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