"Gli interessi economici dei titolari delle sale giochi non possono prevalere su quelli di tutela della salute pubblica".

Con questa motivazione il Tar Sardegna ha bocciato i ricorsi di cinque società contro i limiti orari per le sale giochi e le slot machine previsti dal regolamento comunale di Sassari.

A giugno 2017 il sindaco Nicola Sanna aveva emanato un'ordinanza per fissare gli orari di apertura delle sale dalle 10 alle 13 e dalle 18 all'1 del giorno successivo; per gli esercizi generalisti come bar e tabacchini il funzionamento delle slot è consentito dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23.

Secondo i giudici amministrativi mancano i presupposti per considerare sproporzionata l'ordinanza del sindaco.

"Non è infatti illogico ipotizzare che una diminuzione dell'offerta di gioco possa contribuire alla complessiva contrazione della ludopatia", scrivono nella sentenza.

E ancora: "La libertà di iniziativa economica - sentenzia il Tar - trova limite, per espressa previsione della Carta Costituzionale, nel divieto di arrecare pregiudizio all'utilità sociale ovvero alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umane".

Con le stesse motivazioni il Tar ha bocciato anche il ricorso di un tabaccaio contro il regolamento di Alghero, che prevede limiti orari (attività consentita dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20), e almeno 300 metri di distanza tra le sale o apparecchi da gioco e luoghi sensibili come scuole e chiese.

(Unioneonline/L)
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