Da tutte le parti, o quasi, è guerra aperta all'inciviltà e alle cattive abitudini dei pochi che abbandonano rifiuti in zone non autorizzate e non rispettano l'ambiente.

Il comune di Tula, paese del Logudoro in provincia di Sassari, lo fa alla sua maniera: con i servizi, ma anche con originali cartelli in sardo, installati nei giorni scorsi in alcune vie del paese, che quasi "insultano" i potenziali maleducati e incivili che potrebbero depositare rifiuti laddove è vietato. Se abbandoni rifiuti, oltre ad essere un incivile "Ses macu tres bortas" (sei matto tre volte): questa la frase in bella evidenza esposta sui cartelli.

Foto di uno dei cartelli esposti a Tula dall'Amministrazione che (foto concessa dall'Amministrazione)
Foto di uno dei cartelli esposti a Tula dall'Amministrazione che (foto concessa dall'Amministrazione)
Foto di uno dei cartelli esposti a Tula dall'Amministrazione che (foto concessa dall'Amministrazione)

Ma non è finita, c'è anche un monito su chi potrebbe danneggiare il cartello stesso, che secondo gli amministratori sarebbe anche "prus macu" (più scemo).

"Tula è un paese pulito - spiega il sindaco Gesuino Satta - Però qualche maleducato si trova dappertutto e noi abbiamo deciso di spegnerne così gli ardori. Lo abbiamo fatto in sardo, la nostra lingua, e penso in maniera efficace. Sono tre - continua il primo cittadino - i cartelli fatti mettere nel paese dall'Amministrazione comunale. Uno si trova anche presso il lago Coghinas, patrimonio che deve essere preservato".

A questo punto è d'obbligo scoprire la paternità dell'originale idea, che ha destato parecchio interesse. "L'iniziativa - puntualizza il sindaco Satta - è stata proposta dal nostro assessore all'Ambiente Bianca Serusi, sempre in prima linea in queste battaglie. La gente ha guardato con curiosità i cartelli, ma ne ha apprezzato il linguaggio secco e chiaro esposto".
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