Sergio Carta racconta la città di Porto Torres degli anni '80
Il libro verrà presentato venerdì 24 ottobre alle 18.30 presso la libreria KoinèPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A perdere le istruzioni del proprio percorso di vita basta poco, ma significa non riuscire più a tornare indietro, quando tutto sembrava migliore. Resta la memoria, quella scritta in un libro intitolato “Crescere è stato un errore” (ma avevo perso le istruzioni), il primo racconto firmato da Sergio Carta, turritano di 53 anni, un viaggio tra ironia e un velo di malinconia che attraversa l’infanzia e la giovinezza vissuta a Porto Torres negli anni ’80, nella città industriale con le sue prospettive di crescita, contraddizioni, e voglia di riscatto.
Il libro verrà presentato venerdì 24 ottobre alle 18.30 presso la libreria Koinè, in compagnia di due amici, l’epigrafista Giuseppe Piras e la presidente dell’associazione culturale Etnos. A dialogare con l’autore sarà il giornalista Gianni Bazzoni. «Il titolo vuole evidenziare la bellezza di rimanere bambini, quando ancora non si hanno a che fare con tutti i problemi del quotidiano, con più serenità rispetto al progresso impazzito che ha devastato quel poco di romantico che ci è rimasto», spiega Sergio Carta-. «Questo libro racconta la mia vita, le diverse situazioni vissute in famiglia, a scuola e con gli amici, Un percorso che descrive come è cambiato il modo di vivere a Porto Torres, attraverso gli usi e costumi delle famiglie negli anni Ottanta, un microcosmo composto dalla mia famiglia e dai residenti del quartiere Villaggio Verde che con me hanno condiviso questo pezzo importante di vita».