Sciopero e sit-in dei lavoratori Eni per rivendicare la ripresa degli investimenti della chimica verde, considerata l’unica via di uscita dalla crisi industriale. Sindacati e dipendenti di tutti i settori produttivi, compresi quelli dei servizi, si sono dati appuntamento ai cancelli della portineria a mare e centrale dello stabilimento industriale di Porto Torres. Hanno aderito allo sciopero proclamato dalle organizzazioni confederali Cgil, Cisl e Uil insieme alle federazioni di categoria, ribadendo le preoccupazioni per il loro futuro.  

L’astensione dal lavoro, programmata per una intera giornata, è iniziata all'alba con un presidio nella zona industriale da cui partirà, in direzione Cagliari, una delegazione di circa cento persone, le quali a bordo di pullman e auto si dirigeranno verso Villa Devoto, la sede della presidenza della Giunta regionale, dove è prevista una manifestazione e un incontro con il governatore Christian Solinas. “Chiediamo che si realizzi l’accordo firmato nel 2011 per una vera riconversione green dell’industria, che si rispettino i contratti di lavoro in grado di restituire dignità ai lavoratori”. 

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