Sette anni di reclusione per violenza sessuale.

È la condanna inflitta oggi a Sassari, in secondo grado, contro un 37enne dell’hinterland sassarese che, secondo le accuse, avrebbe compiuto violenza carnale sulla figlia allora 14enne di una cugina, dal 2018 al 2019 in un paese della provincia.

È stato il collegio della Corte d’appello presieduto da Salvatore Marinaro, a latere Maria Grixoni e Marina Capitta, a pronunciare la sentenza che rivede quella di primo grado, che aveva inflitto all’uomo 12 anni.

L’imputazione contro l’uomo faceva riferimento in particolare a tre episodi raccontati dalla presunta vittima e avvenuti nella piccola realtà sassarese, uno dei quali avvenuto all’aperto, durante una festa campestre, e un altro a casa dell’accusato nel corso di una festività.

Ma per la giovane ci sarebbero state molte altre violenze che però non avrebbe specificato con precisione.

Il processo si è basato sulla testimonianza della parte offesa, costituitasi come parte civile e assistita dall’avvocata Viviana Bruno mentre l’imputato era difeso dai legali Giuseppina Chiscuzzu e Marco Palmieri.

Per la coppia di difensori sarebbero molte le incongruenze nel racconto della ragazza. Ora attendono i 90 giorni con le motivazioni della sentenza per poi ricorrere in Cassazione.

Sempre al tribunale di Sassari, in sede di abbreviato, un 55enne romano è stato condannato a 6 anni dal gup Giuseppe Grotteria per violenza sessuale su una bambina di 9 anni. Il pm ne aveva chiesti 12.

L’imputato, secondo le accuse, avrebbe abusato della piccola dal 2019 al 2022, anche in questo caso in un paese dell’hinterland sassarese.

L’uomo, compagno della nonna della piccola, avrebbe approfittato della familiarità instauratasi per compiere violenza sulla minore. Questa, a un certo punto, si sarebbe confidata con una zia e da lì è poi nata la denuncia fino al procedimento conclusosi nella mattinata odierna che ha visto l’uomo condannato a pagare anche una provvisionale a favore della bambina e della madre, che si sono costituite parte civile ed erano assistite all’avvocato Mario Pittalis.

Il 55enne, anche interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, era difeso dall’avvocato Maurizio Serra.

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