È finito l'incubo della donna sassarese tenuta sotto sequestro per circa 2 mesi in un villaggio marocchino a pochi chilometri da Marrakesh, dopo aver accettato di contrarre un matrimonio di convenienza con un uomo del posto.

Oggi, dopo la liberazione, grazie all'attività del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) e la stretta collaborazione col Ministero degli Esteri tramite l'Ambasciata italiana a Rabat, lo sbarco in Sardegna, per riabbracciare i suoi familiari.

Nelle prossime ore la donna verrà sottoposta ad accertamenti medici per verificare le sue condizioni fisiche, che - spiega una nota della Polizia di Stato "hanno destato preoccupazione al momento della sua liberazione".

Intanto, gli uomini dello SCIP e le questure di Torino e Sassari proseguono con le indagini.

In particolare, gli inquirenti stanno cercando di fare luce su tutti gli aspetti della vicenda.

Nessuna pista, viene precisato, è esclusa.

Si indaga, in particolare, su altre possibili nozze di convenienza contratte da donne italiane, costrette dal bisogno ad accettare denaro da cittadini stranieri per consentire loro di accaparrarsi permessi di soggiorno comunitari.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata