Sassari, stangata contro i “furbetti” dei rifiuti: 609 multe in meno di tre mesi
Centinaia di sanzioni grazie alle “foto-trappole”. Il Comando dei vigili: «Dati in lento miglioramento, ma il fenomeno dell’abbandono indiscriminato dell’immondizia è ancora preoccupante»Più di seicento multe in meno di tre mesi.
È il bilancio dell’operazione “tolleranza zero” lanciata dal Comando dei vigili di Sassari contro gli incivili che gettano rifiuti in mezzo alla strada o non rispettano la raccolta differenziata.
Le violazioni sono state registrate non solo con i controlli sul territorio, ma anche grazie alle numerose telecamere e microcamere installate in punti chiave della città, le cosiddette “foto-trappole”.
Nel solo mese di giugno le sanzioni sono state 196. «Un dato sempre preoccupante – sottolinea il Comando -, ma inferiore rispetto a quello di maggio, quando furono ben 340. Questo può far sperare che la presenza delle fototrappole in tutto il territorio stia svolgendo un’azione deterrente nei confronti degli incivili che non rispettano le più basilari regole. Se ad aprile chi conferiva i propri rifiuti arrivando dai paesi limitrofi erano 79, a giugno si sono registrati meno della metà dei casi: 35. Anche per chi era restio a seguire le norme relative al servizio di ritiro porta a porta si è dovuto adeguare e le sanzioni sono passate da 138 di maggio alle 61 di giugno».
Numeri «pesanti», insomma, che mettono in risalto, evidenzia ancora il Comando,«che ancora troppi violano le più elementari norme ambientali incidendo in misura drammatica sui fenomeni di degrado che troppo spesso si registrano nel territorio urbano della città, e nelle periferie».
I casi sono molteplici: da chi lascia rifiuti ingombranti vicino ai cassoni o nelle strade anziché chiamare il servizio comunale che garantisce il ritiro gratuito, a chi ancora mette nei cassoni della carta anche la plastica o in quelli dell'indifferenziata piccoli elettrodomestici.
Tutti comportamenti che impediscono al Comune di Sassari di raggiungere il 65% della raccolta differenziata e comportano multe anziché premi finendo per gravare inevitabilmente sulla Tari, la tassa rifiuti.