«Ci rattrista la morte in solitudine di un nostro concittadino, avvenuta nei giorni scorsi nel cuore della nostra città. In un'epoca in cui i social network hanno il potere solo virtuale di avvicinare, di fare e stringere 'amicizia' tra centinaia di persone spesso solo istantanea, ci sono ancora casi come questo. Un episodio che ci richiama a una giusta riflessione e a una maggiore attenzione».

Il sindaco di Sassari Nicola Sanna commenta così la notizia del 64enne morto in casa senza il conforto di nessuno.

Il richiamo del primo cittadino è agli Interventi territoriali integrati (Iti), programmati in questi primi due anni di mandato e finanziati nei mesi scorsi dalla Regione con 15 milioni di euro per il centro storico.

Un programma vasto che mette in campo azioni mirate per il centro cittadino e i quartieri di San Donato e Sant'Apollinare. Con sotto azioni dedicate proprio agli anziani fragili. Un'attività iniziata con l'allora assessora Grazia Manca e, adesso, portata avanti dall'assessora Monica Spanedda.

All'interno degli Iti viene prevista l'attivazione di un "Punto di salute della comunità" per il benessere dei soggetti fragili e il cui obiettivo è quello di intercettare i bisogni dei soggetti fragili, favorendo la presa in carico globale con azioni di prevenzione, educazione, promozione, monitoraggio e socializzazione.

«L'obiettivo è quello di ricercare e adottare strategie che trovino risposta a tutte quelle criticità sollevate dai residenti anziani o disabili del quartiere quali, a esempio, la difficoltà nel restare nel proprio domicilio, l'accesso ai servizi sociali, sociosanitari e sanitari, i rischi in termini di sicurezza connessi con la solitudine, i problemi collegati ad una scarsa mobilità che costituiscono una barriera alla socializzazione» ha concluso il primo cittadino.

Un recente accordo con la Asl di Sassari prevede la creazione e formazione di un'equipe di professionalità in grado di operare all'interno dei Punti di salute di comunità. Si tratta di infermieri di comunità e portieri di comunità, che dovranno interagire tra loro con il compito di orientare, informare e conoscere i cittadini e i bisogni specifici socio-sanitari e attivare percorsi di presa in carico nella rete dei servizi.
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