«Dosate gli sforzi nello studio, niente sfacchinate dell'ultima ora, prendetevi anche il giusto riposo».

Così consigliava Manlio Brigaglia agli studenti del Liceo Azuni di Sassari della seconda metà del secolo scorso. Quei preziosi suggerimenti vennero raccolti dallo storico e giornalista in un libretto dal titolo “Tempo d’esami - Qualche consiglio per andare a fare la maturità e l’abilitazione”.

Introdotto da una prefazione del dottor Paolo Pulina, pubblicista e autore di varie opere di carattere storico e letterario, allievo azuniano del professore a metà degli anni Sessanta, il libretto è stato presentato agli studenti delle classi quinte dell’istituto nel quale Manlio Brigaglia insegnò dal 1955 al 1977 prima di iniziare la sua carriera di docente universitario nella Facoltà di Magistero dell’Ateneo di Sassari.

A proporre l’iniziativa, accolta con entusiasmo dal dirigente scolastico Antonio Deroma, è stato il professor Salvatore Tola, già docente e autore di numerosi articoli e saggi sulla letteratura e sulla poesia sarda, per decenni collaboratore di Brigaglia in varie pubblicazioni. Insieme al professor Piero Sanna, storico e già docente nel corso di Scienze Politiche dell’Università di Sassari, ex allievo del professor Brigaglia, il libretto è stato presentato e discusso in sette incontri con gli allievi delle quattro quinte del liceo classico, delle due quinte del liceo musicale e dell’unica quinta del liceo coreutico, ai quali alcune copie erano state distribuite prima degli appuntamenti in classe.

Dopo una brevissima premessa dell’autore alla prima edizione, il manualetto di Brigaglia si articola in quattro parti suddivise a loro volta in singoli paragrafi con titoletti in corsivo. Gli argomenti trattati sono, nell’ordine, “A cosa serve l’esame di Stato”, “Il momento della volata finale”, “Come si va agli orali” e “Quel benedetto compito di italiano”.

Hanno colpito gli studenti per la loro incredibile attualità la spiegazione del significato dell’esame di maturità, il metodo con cui affrontare le prove scritte e l’orale, i consigli sulla dieta, sull’attività fisica, sull’equilibrio tra ore di studio e di svago, perfino sull’abbigliamento con cui presentarsi davanti alla commissione, insieme a tanti altri resi con il linguaggio schietto, l’arguzia e l’ironia tipici dello stile divulgativo di Brigaglia.

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