Sassari, operaio morto schiacciato dal muletto: chiesta la condanna dei vertici dell’azienda
Per il tragico incidente costato la vita Gianuario Derudas l’accusa ha sollecitato la pena di un anno e 4 mesi per gli imputatiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un anno e 4 mesi. È la condanna sollecitata, oggi in tribunale a Sassari, dalla pm Erica Angioni per Enrico Besta e Stefano Moro, dirigenti di “Ambiente Italia”, accusati di omicidio colposo per il decesso nel 2021 di Gianuario Derudas, morto schiacciato dal carrello elevatore di cui era alla guida all’ecocentro di via Montello a Sassari.
Per il pubblico ministero le responsabilità vanno dal mancato controllo sull’uso delle cinture di sicurezza da parte del personale alla pendenza, a suo parere non consentita, percorsa dalla vittima. Secondo la procura, nell’ecocentro si utilizzavano in modo sporadico le cinture di sicurezza e forse lo stesso Derudas, per quanto il video del dramma non lo dica con certezza, non la aveva allacciata. In più il manuale tecnico, per la pm, non consente l’uso del muletto su pendenze che superano il 15% mentre nel caso specifico era del 21%.
Tutti questi fattori, insieme all’errata posizione del carico, sarebbero a parere dell’accusa le cause dell’incidente.
Il giudice Paolo Bulla ha rinviato a novembre per repliche e sentenza. L’avvocato difensore dei due imputati è Massimo Pellicciotta.