Insultava e minacciava la moglie, creando tensioni in famiglia tanto che il giudice gli aveva imposto l'obbligo di allontanamento dalla donna e dai suoi familiari. L’uomo, sassarese di 49 anni, è stato condannato a sei mesi di reclusione e a mille euro di risarcimento per danni morali.

La sentenza è stata emessa questa mattina dal giudice del Tribunale di Sassari Caterina Serra, su richiesta del pm Andrea Giganti, nei confronti dell’imputato, difeso dall’avvocato Maurizio Serra, accusato di aver violato l'obbligo di allontanamento e il divieto di avvicinamento e comunicazione con la ex moglie, 47 anni di Sassari, e con i congiunti, pena che gli era stata applicata dal Tribunale in un precedente processo per avere maltrattato la donna, allora convivente.

Nel corso di una lite l’avrebbe minacciata, gettando a terra qualsiasi oggetto presente all’interno dell’abitazione, reagendo con comportamenti aggressivi ed ingiuriosi tanto da costringere la moglie, in occasione di una violenta discussione che risale al 3 novembre 2019, a richiedere l’intervento della polizia per invitarla ad abbandonare l’abitazione insieme ai figli, obbligandola a rifugiarsi presso la casa della propria madre.  

L’avvocato di parte civile Sabrina Falchi del foro di Sassari, ha raccontato in aula che l’imputato “più volte ha contattato con messaggi vocali la moglie, insultandola e minacciandola di morte, comportamento messo in atto anche davanti ai figli”. 

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