Due anni di reclusione per un 44enne di Sassari accusato di aver offeso e umiliato, davanti ai figli minorenni, la propria moglie. A deciderlo, ieri nel tribunale del capoluogo turritano, la giudice Silvia Masala che ha così concluso, in primo grado, un processo relativo a condotte andate avanti per lungo tempo fino alla denuncia del 2017.

«Pezzo di m...., vai e ammazzati, non vali niente»: questa una delle frasi rivolte dall'uomo alla 45enne riportate dal capo d'imputazione. La donna, secondo le accuse, ha esperito diversi episodi degradanti come gli sputi, le ingiurie, i calci, gli schiaffi, gli spintoni e anche le minacce di morte ricevuti dall'ex marito. «Uno di questi giorni ti faccio male, ti ammazzo», avrebbe infatti detto il 44enne che, secondo le accuse, era con frequenza preda dei fumi dell'alcol, costume causa del prosciugamento delle entrate familiari.

A sostenere l'accusa nel procedimento la pm Ilaria Achenza mentre l'avvocato di parte civile era Giampaolo Campus e il legale della difesa Maurizio Serra che, con buona probabilità, ricorrerrà in appello.

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