Più di un centinaio di persone ha manifestato, ieri a Sassari, “contra a la gherra”.

Un’iniziativa promossa dal collettivo cittadino “Cùleziu” che somma diverse associazioni del territorio.

“Vogliamo combattere- dichiara Elisa Brau, portavoce - il sistema capitalista, imperialista, sionista e le loro espressioni, ovvero i militari e le forze dell’ordine che noi viviamo costantemente a Sassari”. Il corteo, che ha attraversato il centro storico da piazza università a corso Vico fino a piazza Castello, è stato la risposta alla festa delle forze armate di ieri e a quella che viene considerata “una narrazione bellica”.

La richiesta principale è di “una Sardegna Smilitarizzata e Solidale con il Popolo Palestinese” insieme al no alla “militarizzazione dei quartieri popolari come risposta al disagio sociale” e al ddl 1660.

Proprio il disegno di legge dell’esecutivo che formula nuovi reati, anche legati alle manifestazioni, e aggrava le sanzioni su alcuni già esistenti, è uno dei bersagli dei presenti.

“La risposta ai problemi non è il controllo alle nostre vite - continua Elisa - la soluzione è dare vita alla cultura, alla socialità, al benessere delle persone. E controllo non è sinonimo di benessere”.

© Riproduzione riservata