«Ci sono due possibilità: o sfidi il demonio o ti metti a pregare». Sarebbe questa una delle frasi rivolte alla sua compagna da un 43enne imputato per maltrattamenti familiari in un processo apertosi di recente in tribunale a Sassari.

Secondo le accuse l'uomo, molto geloso, avrebbe offeso e umiliato la donna più volte con epiteti ingiuriosi e pronunciando espressioni come «le donne vogliono prese e sottomesse». Condotte riferite proprio dalla presunta vittima anche in udienza, tra cui il frequente ricorso, con fare minaccioso, a passaggi biblici dell'ex compagno come quello dell'Esodo in cui viene citato “l'Angelo del Signore” che appare “in una fiamma di fuoco”.

L'imputato avrebbe anche percosso la donna in due occasioni «sbattendola contro il muro e contro il letto». Tutte accuse negate dall'interessato, difeso dall'avvocato Ivano Iai, mentre la parte offesa è assistita dalla legale Maria Antonietta Cristaldi e la pm è Ilaria Achenza. La giudice Silvia Masala ha rinviato a giugno per sentire alcuni testimoni.

© Riproduzione riservata